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mercoledì 19 dicembre 2018

Il frantoio storico in provincia di Verona di Recoaro



Da buona veneta non posso non presentarvi un frantoio storico che produce olio di eccellente qualità e che apprezzo moltissimo. Sto parlando di Recoaro che il 20 ottobre ha ospitato un importante evento chiamato “Food & Love” grazie all’eccellenza raggiunta dal frantoio e dai suoi prodotti. Durante l'evento si è parlato dell’amore per il territorio trasmesso da aziende radicate nella terra di origine, che sviluppano prodotti ottimi con sistemi virtuosi di produzione. Non viene utilizzata solo materia eccellente, ma in queste aziende si vive un modo di fare impresa responsabile, prendendosi cura delle persone e dell’ambiente.



Tra i partecipanti di questo evento abbiamo potuto conoscere professionisti ed imprenditori di successo, che hanno condiviso la loro esperienza e le migliori strategie di comunicazione come: Salvatore Russo, Brand Builder e Marketing Manager, Chief Content Officer di siti editoriali e blog da milioni di visite, Founder e Direttore Creativo di SEO&Love, Beach&Love e Food&Love. Giulia Bezzi, esperta SEO e gestione contenuti, speaker e Event Coordinator &Love e Founder de LeROSA. Daniele Salvagno, Presidente di Coldiretti Veneto, CEO di Redoro Frantoi Veneti e divulgatore nel mondo dell’eccellenza dell’agricoltura Veneta e Italiana. Pierantonio Sgambaro, Presidente del Pastificio Sgambaro, la prima azienda italiana a certificare un pacco di pasta fin dall’origine e ottenere la dicitura “100% Grano **** Italiano” e “Km Zero”.
 

 
 
 
Chi mi ha seguito nei social ha potuto rendersi già conto di quanto questa azienda mi ha colpito, tanto da acquistare al frantoio Redoro l'olio e alcuni prodotti tipici da regalare a Natale. 
 
Se siete incuriositi potete andare a visitare il sito e per chi vorrà c’è la possibilità di acquistare i prodotti Redoro online.

giovedì 31 maggio 2018

Monopoli è una meta per una vacanza?



Per molti anni ho desiderato andarmene in Puglia e come sapete attraverso i social tempo fa mi sono recata per il mio primo viaggio in solitaria proprio a Monopoli. Molte persone mi hanno chiesto prima, durante e dopo la mia permanenza se Monopoli fosse una meta per una vacanza o se fosse stata una scelta presa senza un senso logico. La scelta è stata assolutamente meditata e ad oggi dopo la mia esperienza posso dire che Monopoli la sceglierei altre mille volte e la consiglierei come meta per una vacanza a coppie, famiglie, amici e persone che come me hanno voglia di perdersi in solitaria alla ricerca di sè stessi. Il mio viaggio come molti di voi sanno è iniziato in treno.


Ho raggiunto il centro spostandomi con i mezzi pubblici, come ho fatto per tutta la durata della mia permanenza. Quando dicono che al Sud si piange due volte devo ammettere che è la pura verità. Eh si....la mia avventura non è iniziata proprio nel migliore dei modi con i mezzi di trasporto, diciamo che in alta stagione sono abbastanza organizzati ma per il resto bisogna adattarsi. Ho avuto un pò di sconforto iniziale ma poi si è trasformata in una settimana indimenticabile, tanto che quando me ne sono andata ho pianto per metà del viaggio di ritorno. Ho conosciuto persone fantastiche che hanno reso questa esperienza ancora più interessante e unica; ed è anche a loro che voglio dedicare questo articolo, perchè hanno reso tutto più speciale, piu magico e indimenticabile....tanto da scendere durante i miei momenti liberi più volte.


Ma torniamo a noi.
Monopoli è un ottimo punto strategico posto tra la Costa di Bari, il Salento e la Valle d’Itria che offre un entroterra incantevole. Nei dintorni troviamo zone conosciute e turisticamente molto gettonate, come Ostuni, Polignano e Alberobello che si trovano a soli pochi chilometri di distanza, rendendo Monopoli un’ottima alternativa economica per soggiornare e poter visitare alcune delle località più belle della Puglia.


Come arrivare a Monopoli

Come vi ho già detto, io sono scesa con il treno, ero sola, la mia prima esperienza totalmente alle prese con il mio io interiore, dove la mia unica forza era la mia forza e la mia voce interiore. Non me la sentivo di farmi nove ore di macchina quindi ho optato per il treno. Una volta arrivata alla stazione centrale di Monopoli,  ho trovato subito un centro informazioni turistico e una navetta che porta in meno di due minuti in centro gratuitamente.


Un altra alternativa per arrivare a Monopoli è sicuramente l’aereo. L'aeroporto di Bari dista circa una trentina di minuti d’auto dalla cittadina ed è ben collegata da strade a scorrimento veloce. Si può optare per un noleggio auto oppure con i mezzi pubblici si può ugualmente raggiunge la meta anche arrivando con l'aereo.


Permanenza

Se la vostra intenzione è quella di soggiornare in città non avrete difficoltà ad orientarvi tra le vie del centro storico. Tra botteghe e locali scorre la vita monopolitana dove non dovrete mancare di curiosare nei piccoli ‘chiassi’, ossia i cortili racchiusi tra i palazzi che spesso diventano animate piazzette. Di giorno e di sera la vita qui non manca di certo.

Se invece avete deciso di alloggiare fuori dalla cittadina, come in campagna, in mezzo agli ulivi, con i mezzi pubblici diventa un problema, in questo caso armatevi di un auto se non l'avete per potervi muovere in libertà.



Cosa offre Monopoli durante una vacanza?


Come vi dicevo in precedenza, Monopoli non è una di quelle mete che saltano in mente quando si pensa alla Puglia, ma questo non perché sia una brutta destinazione, anzi, io ad oggi provo un amore profondo per questa località. Pultroppo la città è cresciuta sempre all’ombra della notorietà di altre località poco distanti e tanto famose. La città di Monopoli, in questo contesto, si propone come ottima base, tranquilla e autentica, per coloro che sanno scegliere di vivere la Puglia, anziché semplicemente visitarne i luoghi simbolo. Monopoli offre un territorio vario con una vasta porzione di costa caratterizzata da piccole spiagge davvero suggestive.


 Personalmente appena arrivata sono andata immediatamente a fare il bagno nella spiaggia di Porto Vecchio, un posticino davvero grazioso e vicinissimo al centro a piedi.


Sempre a piedi si può raggiungere Porto Rosso e Porto Bianco, due piccole spiaggette molto graziose nelle quasi ho ricordi davvero preziosi. Se amate le passeggiate oltre che il bagno giornaliero, vi consiglio una bella camminata alla sera, hanno il potere di stregarvi e di farvi innamorare di questo luogo più di quanto non abbia fatto dall'inizio.


Oltre alle spiaggette anche il centro è a dir poco spettacolare. Potete andare a vedere Il castello di Carlo V, costruito su una striscia di terra che sembra insinuarsi nel mare, passeggiare lungo il porto  e immergersi poi tra locali, ristoranti e la movida. 


Merita assoltamente una visita La Basilica di Maria Santissima della Madia, l' edificio di culto cattolico più importante della città pugliese di Monopoli. Per gli appassionati della storia c'è un bellissimo Museo Archeologico Cripta Romanica che viene aperto solo su appuntamento, quindi se interessati vi consiglio di chiamare. 


Passeggiare anche per il Porto antico di Monopoli merita, di sera personalmente l'ho trovato molto ma molto affascinante.


Nel prossimo articolo vi racconterò dove ho alloggiato e tutto ciò che si puó fare come attivitá di intrattenimento durante la permanenza in questo luogo tranquillo ma pieno di vita.


giovedì 8 marzo 2018

Festa della donna, le vere origini



Cammino in mezzo alla pioggia che piano scende da questo cielo grigio. Come tutti i giorni passeggio per la piazza del mio paese per fare un pò di movimento eppure c’è qualcosa di diverso oltre la pioggia, l’aria è piena delle voci dei venditori ambulanti che impazziscono per fare a gara a chi vende più mazzetti di mimose. Uno spettacolo a mio parere decisamente surreale. Mi trovo ad osservare una piazza che è sempre stata vuota e cupa, piena del giallo primaverile delle mimose, simbolo della festa della donna. Una volta apprezzavo questa festa, vivevo con il concetto che era una ricorrenza per ricordare che la donna è speciale, unica, per ricordare il rogo subito  nel 1908 in una fabbrica dove sarebbero morte centinaia di operaie, ma oggi? Oggi ho provato solamente un gran fastidio e un enorme tristezza.


La realtà è ben diversa da ciò che c'hanno sempre fatto credere, l’origine di questa festa ha radici molto politiche e non deriva dal rogo della fabbrica ma dalle lotte delle suffragette in America.
A inizio Novecento molte associazioni socialiste iniziarono a riservare una giornata dedicata al diritto del voto femminile e denominata “Woman’s Day”, un’iniziativa che pian piano si diffuse anche in diversi paesi europei, ma le celebrazioni furono interrotte a causa della Grande Guerra. Questo non fermò le donne, che marciarono l’8 marzo 1917, chiedendo la fine del conflitto. Ed è per questo motivo che  ancora oggi questa data segnala al mondo la festa della donna e ci ricorda che è giusto combattere per i propri diritti.


Per secoli le donne sono state in silenzio, non avevano voce alcuna nonostante erano piene di idee, di intelligenza, di pensieri, ma impossibilitate a parlare, prive degli strumenti per esprimersi e per uscire da quel marcio che il sistema aveva creato. Oggi molte cose sono cambiate per nostra fortuna, anche se purtroppo, secoli di pesi, di discriminazioni, non si cancellano e ci troviamo spesso di fronte a persone con una mentalità retrograda che con la loro ignoranza e cattiveria ci fanno sentire in difetto. 
Vorrei che il significato di questo giorno risplendesse sui volti di tutte noi che imparassimo a lottare ogni giorno come hanno fatto i nostri avi in tempi molto più bui e difficili di quelli di oggi.
Il coraggio è racchiuso in ognuna di noi , le nostre azioni sono il seguito dei nostri pensieri festeggiamoci ogni giorno come se non ci fosse un domani, facciamolo per noi, per le nostre figlie, per le donne del domani.  Io l'8 tutti i giorni.
Auguri grandi guerriere



lunedì 5 marzo 2018

Esperienza al Festival dell'Oriente




La settimana scorsa ho avuto il piacere di essere presente al Festival dell’Oriente a Bologna per un intera giornata e devo ammettere che questo mondo mi ha totalmente affascinata. Ok, lo so, a volte sono una ragazza tradizionalista, però chi mi segue da tempo sa che amo tutto ciò che non conosco, amo le culture, le tradizioni e le cucine altrui, quindi non potevo perdermi per nulla al mondo questo festival che già per molte volte mi sono fatta scappare.


Il Festival dell’Oriente è un appuntamento annuale al quale non potete non andare almeno una volta nella vostra vita. Il mondo orientale visto da ogni prospettiva è davvero affascinate. Alcuni potrebbero pensare “Ma sì, alla fine è come andare alla Fiera dell’Artigianato” ed invece no, è differente, è qualcosa che ti travolge proprio, un tripudio di colori, di suoni, di odori, di profumi, un mondo davvero multi sensoriale oltre che di gente di tutte le razze orientali coi loro variopinti costumi, bancherelle, attività e ristorantini.



Per vostra fortuna non siete costretti ad andare a Bologna per vederlo, in quanto viene organizzato durante l'anno in più città d'Italia. Le prossime tappe già fissate saranno Torino, Pescare e Roma.
Non so quanti padiglioni ci siano delle altre città, ma a Bologna ho trovato ben due padiglioni ricchi di tutto. Oltre le bancherelle e i ristoranti che già vi accennavo, ci sono anche dei bellissimi spettacoli di ogni tipo, sia di musica e balli tradizionali che di cultura orientale, che durano dall'inizio alla fine della giornata. Accanto ad ogni palco si trova il cartellone con tutti gli spettacoli e i rispettivi orari.


E per non lasciare nulla al caso, ogni ora per tutta la giornata, sono presenti più conferenza nelle sale convegno dove si possono incontrare esperti di vari settori che compreso nel biglietto d'entrata ci parlano di argomenti davvero interessanti. Io ad esempio ho voluto presenziare a più conferenze, e quella che più mi è piaciuta è stata tenuta da una terapeuta che parlava della felicità dopo una grande ferita. E' stata un oretta davvero illuminante. In questa giornata ricca di sensorialità sono tornata a casa con l'anima più colorata, leggera e ricca!


Se oltre a tutto ciò che vi ho descritto avete voglia anche di interagire e sperimenta gratuitamente decine di terapie tradizionali, conoscere il settore dedicato alla salute e al benessere, le terapie olistiche, le discipline bionaturali, lo yoga, ayurvedica, fiori di bach, theta healing, meditazione, spazio vegano, reiki, massaggi, ci kung, tai chi chuan, shiatsu, tuina, bio musica, rebirthing, integrazione posturale, e molte altre ancora, non vi resta che provare a vivere una giornata presso Il Festival dell'Oriente.



Lasciatevi trasportare nella magia dell’oriente per tutte le ore che desiderate e immergetevi in India, Cina, Giappone, Thailandia, Corea del Sud, Indonesia, Malesia ,Vietnam, Bangladesh, Mongolia, Nepal, Rajasthan, Sri Lanka, Birmania, Tibet ect… in un momento solo.



Buon futuro Festival dell'Oriente a tutti

venerdì 9 febbraio 2018

Carnevale di Venezia



Nonostante disti solo un ora di treno da dove vivo, ogni anno per una cosa o per l'altra mi sono sempre persa un evento conosciuto in tutto il mondo, il carnevale di Venezia. 

Venezia è da sempre la città dove si comprano e si indossano le più belle maschere e i più bei costumi, infatti il Carnevale è l’occasione per potere cambiare identità per un giorno e mostrare a tutti la bellezza che da sempre condraddistigue questa festa nella magica Venezia.


Tra le calli di questa meravigliosa città, già da una decina di giorni si svolge una continua rappresentazione di teatrale allegria e giocosità, tutti in maschera a celebrare il fascino di un mondo fatto di balli, scherzi, galà esclusivi e romantici incontri.


Trovarmi qui a Venezia durante il carnevale mi ha regalato emozioni che ultimamente sentivo lontane, ad ogni maschera mi fermavo a bocca aperta stupita di quanta maestosità ci fosse dietro ad ogni singolo abito. Un esperienza da poter condividere da soli, con la famiglia o col proprio amore. Le strade bullicavano di colori, le persone si sorridevano a vicenda e ad ogni angolo c'era uno scatto. 


Nessuno si conosceva tra loro eppure ci si parlava come accade tra amici d'infanzia, proprio perché lo spirito del carnevale rievoca proprio questo sentimento, un tornare indietro, dimenticare il presente, eliminare i pensieri negativi per fare spazio al Peter Pan che è insito in ognuno di noi. 


Se avete voglia di vivere questa esperienza il carnevale prosegue fino al prossimo week end dove Domenica 11 Febbraio alle ore 12.00 ci sarà in Piazza San Marco Il volo dell'Aquila oltre alle sfilate delle maschere. Mentre Martedi 13 Febbraio ossia il famosissimo "martedi grasso" ci sarà la premiazione della maschera e lo svolo del Leone alle ore 17.00


Se un tempo il Carnevale era molto più lungo e cominciava addirittura la prima domenica di ottobre per intensificarsi il giorno dopo l’Epifania e culminare nei giorni che precedevano la Quaresima, oggi il Carnevale ha la durata di circa dieci giorni in coincidenza del periodo pre-pasquale ma la febbre del Carnevale comincia molto tempo prima anzi, forse non è scorretto dire che, a Venezia, la febbre del Carnevale non cessa mai durante l’anno. Una sottile euforia si insinua tra le calli della città più bella del mondo e cresce impercettibilmente, sale con la stessa naturalezza dell’acqua, sfuma i contorni della cose, suggerisce misteri e atmosfere di tempi andati.