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lunedì 30 maggio 2016

La Versilia può essere una meta per le vacanze?Scopriamolo




L'alta Versilia, la Versilia storica, la Versilia costiera, tanti aspetti in un unico territorio ricco di paesaggi multiformi, di luci morbide e atmosfere accoglienti. Dovevo recarmi a Viareggio per un corso di bloggingexperience‬ di due giorni con la mitica Silvia Ceriegi di Trippando, ma poi è nata in me l'idea di trasformare tutto ciò in un vero e proprio Tour facendolo combaciare con il corso. Ora vi starete chiedendo: " Ma perchè parli della Versilia se ti sei recata a Viareggio?"; ottima domanda!  La Versilia prende il nome dal fiume che scende dai contrafforti calcarei delle Alpi Apuane, attraversa le colline, conquista il mare, e regala il suo nome a tutto il territorio che attraversa, fino alla costa. Viareggio come Massarosa, Camaiore, Forte dei Marmi, Pietra Santa, Saravazza, Stazzama fanno parte di questa fantastica Versilia, dove possiamo trovare dune lunghe e morbide montagne, delicati colori di uliveti sulle colline che raccolgono parti importanti della sua storia, il rumore riposante del mare e i ritmi dei locali.  Questa è l'immagine che ho io della Versilia!


Non ero mai stata in Versilia e ammetto che l'idea di farmi più di tre ore alla guida non mi entusiasmava molto ma una volta arrivata mi sono ricreduta. Ho diviso i miei giorni alloggiando inizialmente a Massarosa al Residence Prunali e poi mi sono spostata a Viareggio all'Hotel Palace. Due strutture totalmente differenti, che prossimamente vi descriverò. Pensando a questa terra viene subito in mente il mare e fate bene, ma non è solo spiaggia perchè  offre la possibilità di essere visitata in qualsiasi stagione dell'anno grazie al suo clima mite e la storia che la circonda.


 Se siete amanti dell'arte questa zona è davvero molto strategica vista l'estrema vicinanza a  Lucca, Pisa, Firenze e Siena. Se invece siete amanti della natura come me, la Versilia è al centro della salvaguardia dell'ambiente e presenta un ricco e diversificato patrimonio naturale. Per gli amanti del trekking  non mancano i percorsi e le arrampicate avventurose, mentre per chi ama solo prendere il sole e tuffarsi in acqua, ci sono a disposizione circa 20 km interrotti che partono da Torre Lago Puccini e arriva fino a Vittoria Apuana. Le spiagge sono super attrezzata e già attive, calcolate che ci sono stata la settimana scorsa e ho trovato persone che facevano il bagno e prendevano il sole.



A chi consiglio le Vacanza in Versilia?
Assolutamente alle famiglie che cercano un mix tra cultura e ralex, alle quali consiglio di visitare assolutamente la Cittadella del Carnevale, a chi ha bisogno di staccare un pò la spina e non cerca il caos della notte (alle undici di sera chiude la maggior parte dei locali) .
Voi siete mai stati in Versilia? Vi è piaciuta?


Nel prossimo articolo vi parlerò della mia esperienza che è partita a Massarosa. 
Vi aspetto!

venerdì 27 maggio 2016

Carnevale di Viareggio il più famoso d'Italia


Cittadella del Carnevale di Viareggio

Versilia, una settimana ricca di conoscenze, storie, racconti, emozioni e nuove amicizie.
 Ma prima di partire dal principio del mio viaggio, voglio parlarvi del Carnevale di Viareggio che mi ha colpita e affascinata più che mai. Per chi non lo sapesse, Viareggio oltre lo splendido  lungomare e la zona del porto turistico è molto famoso per il suo Carnevale; un carnevale fatto col cuore che viene tramandato da generazione a generazione tra i maestri carristi e tutta la gente che ogni anno partecipa a questa fantastica e imperdibile manifestazione. Grazie a Silvia Ceriegi ho fatto tappa con altre blogger alla Cittadella del Carnevale di Viareggio , dove abbiamo avuto il piacere di scoprire le tradizioni, le tipologie e la filosofia che usano per un interno anno i maestri del mestiere. Quando sono arrivata al parcheggio non ero emozionata, si ok amo il carnevale, ma non avevo aspettative particolari. Io ero tra quella fetta di persone che conoscevano Viareggio per il lungo mare e per il carnevale più famoso d'Italia, che non mi ero mai interessata su come fosse. Credetemi, non mi aspettavo niente di maestoso, ma ho dovuto ricredermi. Una volta entrata nel piazzale che sembrava un anfiteatro, non ho potuto fare a meno di spalancare gli occhi e ammirare queste opere d'arte che avevo difronte a me, posizionate in vari hangar. 

carnevale viareggio

Per Viareggio e i viareggini il Carnevale è un punto di forza, lavoro, tradizione e sogni. Ho avuto il piacere di parlare con i costruttori di tali meraviglie ed ho scoperto che dietro ad un carro colorato, allegro e ricco di emozioni, c'è la fatica e l'impegno di creare bozzetti e modelli vincenti, che una volta approvati danno vita ad un vero spettacolo. Ho conosciuto i  Fratelli Cinquini  che si sono raccontati con "Io sono Dio", ossia il loro carro che rappresenta il fallimento della comunicazione globale davanti ad uno strumento potente, quello dei social, che l'uomo usa per mettere in mostra l'essere migliore. Ma non è finita qua, ci hanno fatto entrare dentro al carro con estrema tranquillità ed io ne ho approfittato per salirci fino in cima. Quando diceva che ogni carro ha un'anima e una regia, non mi era chiaro il concetto, ma una volta salita, ammirando ogni sfaccettatura, solo li ho capito cosa voleva dire! Subito dopo ho conosciuto  Fabrizio Galli , vincitore del Carnevale 2016 che fin dall'inizio con occhi sognanti ha iniziato a raccontare di quanto ha creduto nella sua idea e dei numerosi successi e premi vinti dalle generazioni passate. Insomma un carro più bello dell'altro che potete ammirare durante tutto l'anno se vi trovate a Viareggio. 



Nella sommità della piazza, si trova il Museo della Cittadella che vuol essere una specie di scrigno della memoria, dove i visitatori possono cogliere e comprendere la spettacolarità del Carnevale di Viareggio. Ho fatto un giretto veloce e chi mi ha seguita sui social ha potuto vedere il tutto in diretta. Nella prima sala si possono osservare i dettagliati bozzetti e i modelli dei carri migliori; mentre una volta entrati nel vivo dell'esposizione, sono le materie prime dell'esperienza carnevalesca a diventare protagoniste. La Fondazione del Carnevale, oltre un mettere a disposizione la visita del museo, organizza dei percorsi tematici per bambini e ragazzi.

Viareggio museo carnevale


La Cittadella è facilmente raggiungibile, ci sono moltissime indicazioni che guidano a destinazione. La strada che porta al carnevale è segnata da rotatorie con al centro statue che richiamano la tradizione carnevalesca così importanti per i viareggini e per i turisti. Devo ammettere che non pensavo ci fosse cosi tanto lavoro dietro a carro, ma soprattutto la cosa che mi ha lasciata sconcertata e mi ha fatto rimanere totalmente senza parole, è che ogni fine estate i carri vengono distrutti per dar spazio alle creazioni nuove. Io che non butto via nemmeno la rivista che ho acquistato anni fa, soffrirei enormemente nel veder distruggere il mio duro lavoro di mesi e mesi; ma loro ci sono abituati ormai e vivono per creare sogni, aspettative ed emozioni sempre più fresche, nuove e coinvolgenti. Sicuramente il prossimo anno non mi perderò il periodo del Carnevale a Viareggio, sarà come vivere nel paese dei balocchi!




mercoledì 25 maggio 2016

Viaggiare da soli aiuta a crescere


Ultimamente ho un tarlo nella testa che non se ne va. Voglio tornare a viaggiare da sola
Sono abituata a stare qualche giorno in totale solitudine, ma un vero viaggio tra me e me è davvero molto che non lo faccio. Quando ho detto alle mie amiche che voglio tornare a viaggiare da sola, mi hanno guardata e sono scoppiate a ridere dicendomi che è "da sfigati" e che sono pazza. Io penso che gli unici pazzi siano quelle persone che non hanno voglia di mettersi in gioco, che non vogliono accettarsi o che ancor peggio non hanno ancora imparato a farlo. Viaggiare da soli ci rende forti, ci aiuta a ridimensionare quella solitudine che quotidianamente molte persone provano. Non nego che viaggiare soli porta a volte a sentirsi giù, a scorrere con la mente nel cassetto dei ricordi che spesso portano a versare lacrime amare, ma la solitudine non ha per forza un significato solo negativo, significa anche avere tempo e modo per dedicarsi a se stessi e riflettere sulla propria vita o sugli eventuali problemi.


 Viaggiando da soli si impara una lezione molto importante che non tutti hanno la fortuna di imparare e sai quel'è? Non dipendere sempre e per forza dagli altri, imparare a prendere decisioni senza consigli altrui, risolvere piccoli contrattempi che il tempo, la natura o il luogo ci mette davanti. Imparare a viaggiare da soli è un grande arricchimento e un buon allenamento per gestire la nostra vita di tutti i giorni. I viaggi sono un’esperienza di crescita, un tocco per l’anima, il corpo, la mente e non un semplice staccare la spina dalla routine quotidiana. Il viaggio per me è molto di più, non è una vacanza dove sto sempre sullo sdraio, no, no, non è questo che sto cercando in questo momento. Voglio viaggiare sola per scoprire il mondo e conoscermi sempre di più. Ebbene si carissimi amanti dei viaggi, viaggiare da soli aiuta a conoscere il nostro io più nascosto, aiuta a tirar fuori le paure e la forza che in circostanze normali non facciamo uscire, aiuta ad imparare ad amarsi e ad aver bisogno solo di sè stessi.. e credetemi, non c'è cosa più bella!


 "Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita. Quindi viaggia, ma viaggia con gli occhi di chi domani non ci sarà più, solo cosi potrai prendere tutto ciò che la vita ti offre"

 “Il viaggio non soltanto allarga la mente, le dà forma“

venerdì 20 maggio 2016

Dietor una dolcezza tutta da scoprire



Vi è mai capitato di avere una voglia folle di mangiare dolci e poi pentirvi di averlo fatto? A me proprio la settimana scorsa è salita una tentazione di mangiare un tortino (che poi piccolo non era) e non ho saputo resistere. Tutti voi ormai sapete che io e la dieta non siamo in sintonia, anzi, molte volte mangio, mangio e mangio e poi? Mi trovo qui con i fastidiosi sensi di colpa nati dalla coscienza, anche se troppo tardi visto che non ho pensato due minuti prima di mangiare ciò che mi piace! Sto seriamente valutando di dedicarmi un po' a me stessa, quindi dalla prossima settimana inizierò a fare un po' di attività fisica e tentare di controllarmi con tutte "le schifezze" che mangio abitualmente. E voi ? Che state facendo per la famosa "prova costume" ? Avete come me i sensi di colpa per aver mangiato qualcosa di troppo calorico oppure sapete frenarvi in tempo?


Io da qualche giorno ho iniziato ad usare My Dietor Cuor di Stevia che mi aiuta a risparmiare un po' di calorie durante la giornata. Per chi non lo conosce è un dolcificante di origine naturale e a zero calorie, dal gusto gradevole e delicato che associato ad una regolare attività fisica ed un'alimentazione sana, può regalerci dei risultati soddisfacenti senza rinunciare a dei momenti di golosità! My Dietor lo avevo usato già in passato, in particolare My Dietor Cuor di Stevia, ed ora sono ritornata ad acquistarlo perché è un ottima alternativa allo zucchero. Bevendo molti caffè prima il cucchiaino di zucchero non me lo levava nessuno, ma vista la dieta imminente sono tornata sui miei vecchi passi. My Dietor Cuor di Stevia nasce dalla Stevia Rebaudiana una pianta che produce foglie dallo straordinario potere dolcificante, fino a 300 volte superiore a quello dello zucchero! 


Ho letto l'etichetta e mi sono documentata, questo dolcificante oltre a non avere calorie, non influenza la glicemia e quindi può essere tranquillamente assunto anche da chi soffre di diabete. Un dolcificante adatto per adulti e bambini che non ha effetti collaterali a lungo termine e lo si può usare per tutte le nostre ricette folli al posto del classico zucchero donandoci meno calorie.
Voi che ne pensate di questo dolcificante? Lo usate? Ditemi la vostra

Cliccate qui --)) http://l12.eu/dietorstevia-637-au/XC6TULSH356TR1K2OYEM

Buzzoole

mercoledì 18 maggio 2016

Amika love you hair


Amika è un giovanissimo brand Americano che riporta l’eccellenza e l’innovazione come un nuovo e fresco stile di vita. Questo innovativo marchio, unisce la creatività, la tecnologia e la qualità, donando a tutti i saloni un alto livello di professionalità sulle apparecchiature, facendo parlare delle nuove tendenze internazionali. Ho scoperto Amika solo il mese scorso grazie al Cosmoprof di Bologna. Come in tutte le cose voglio essere totalmente sincera e devo dire che la prima cosa che mi ha colpito di Amika, oltre al nome stesso, è il design dei loro prodotti; colorati, solari, che invogliano a conoscerli e scoprirli. Ho avuto il piacere di parlare con la responsabile del marchio, persona dolcissima che mi ha descritto (in inglese, per fortuna avevo con me chi mi traduceva) un pò tutti i prodotti che il brand vende anche alle persone che vogliono trattare i propri capelli direttamente da casa. Mi è piaciuto moltissimo il loro approccio nel rendere lo styling facile e veloce anche per le persone comuni che di capelli non ne capiscono gran che. Il loro obbiettivo è quello di aiutare tutti i saloni e i clienti ad avere un rapporto con la propria acconciatura.


In questo periodo ho provato lo shampoo a secco di Amika.
Onestà per onestà, non volevo nemmeno provarlo inizialmente, ero troppo scettica, ma poi mi sono totalmente ricreduta e innamorata. Non ho mai amato gli shampoo a secco, ho sempre pensavo che non fossero igenici e che invece di pulire mi sporcassero ancora di più i capelli. Io sono ossessionata dei capelli, se non sono come dico io nemmeno esco di casa. Si lo so, sono un caso grave, che ci posso fare, ma sono unica nel mio genere! Ma torniamo a noi, ho provato Perk Up Dry Shampoo che rinfresca i capelli secchi, creandone volume. Come mi sono trovata? Divinamente ragazze! E' spray, non appiccica, permette di pettinarli, non appesantisce, è profumato e sembra che sia appena uscita dalla doccia.


Amo questo shampoo a secco ora, mi salverà sicuramente in momenti dove sono follemente di corsa e devo per forza aspettare la sera prima di lavarli.
Al momento è l'unico "shampoo secco" sul mercato senza alluminio e talco, con amido di riso naturale. Se siete curiose di provare questo brand americano ma il Vostro salone non lo utilizza, potete fare acquisti nel  shop online Amika dove saranno presenti numerosi prodotti.









lunedì 16 maggio 2016

Lago di Tovel nel cuore delle Dolomiti





Una mattina verso le sette e mezza mentre percorrevo la strada per arrivare all'alloggio che avevo prenotato, ho visto l'indicazione per il Lago di Tovel e non ho resistito, mi sono subito fermata. Il famosissimo Lago di Tovel, l'ho scoperto per caso dirigendomi in vacanza per una settimana all'insegna della natura. Mi sono fermata per visitarlo, scoprendo solo dopo che è un lago famoso in tutto il mondo per la sua bellezza. Oh si, la sua unicità e splendore hanno stregato i miei occhi fin dal primo momento. L'aria ancora frizzantina della mattina, il profumo di montagna e l'ebrezza di quel lago magico che arriva fino a 39 metri di profondità ed è il più grande lago naturale del trentino presente nel Parco Nazionale Adamello Brenta. Non vi nego che appena arrivata li davanti mi ha fatto venir voglia di esprimere un desiderio. Avete presente quando vediamo una stella cadente che la guardiamo con speranza ed esprimiamo il nostro più grande desiderio? Ecco...io mi sono sentita proprio cosi in quelle due orette che ho passato qui. Ci sono state tantissime cose che mi hanno affascinata del Lago di Tovel, ma la prima in assoluto è che da ogni angolazione del sentiero intorno al lago, potevo ammirare la montagna che si specchiava limpida e splendente sull'acqua. Lungo il sentiero quasi totalmente piano intorno al lago, ci sono vari cartelli con informazioni davvero interessanti, ed una di queste è che fino agli anni '60 ogni estate si ripeteva un fenomeno di arrossamento delle acque dovuto da un alga che conteneva nel plasma sostanze oleose colorate da pigmenti carotenoidi, che salendo in superficie rendeva questo spettacolo naturale totalmente rosso.


La colorazione rossa del lago di Tovel si ricollega alla leggenda della principessa zitella Tresenga, alla quale non andava a genio nessun pretendente, finché a forza di farsi desiderare, fece innervosire il Re di Tuenno che, certo di riuscire nell’impresa di averla tutta per sè, inviò un esercito a combattere il Re di Ragoli, padre della principessa. Anche la principessa combatté la battaglia con il suo popolo, proprio sulle rive del Lago di Tovel, che si concluse con la sconfitta, la morte e la fine del regno di Ragoli; fu cosi che alla sera il lago era rosso di sangue. Per questo si diceva che quando il lago diventava rosso, era la principessa che piangeva ancora il suo popolo sulla riva del lago.


Questo incantevole specchio di acqua alpina, si trova a 1178 mt di altitudine, immerso tra fitti boschi di conifere sorvegliati da alte pareti rocciose. Se vi trovate a Val di Non dovete assolutamente raggiungere il paese di Tuenno per andarlo a vedere. La strada che porta al lago viene chiusa in inverno a causa delle valanghe che possono precipitare, ma durante l’estate si percorre in totale libertà fino ad un grande posteggio nei pressi delle distese detritiche delle Glàre. Solo un pezzo di strada è percorribile in automobile (si può parcheggiare l'auto vicino la valle del lago a pagamento), altrimenti utilizzando il bus navetta.


Come ho detto all'inizio il sentiero è davvero semplice e il dislivello non è impegnativo. La salita inizia subito dopo l’ingresso nel Parco, tra i boschi e il sentiero lunare delle Glàre, fino al Lago di Tovel. Il tracciato si sviluppa su 13 km di puro incanto e relax. Qui è davvero impossibile annoiarsi, perchè si può prendere il sole, leggere un libro o semplicemente respirare a pieni polmoni tutto il tempo, ringiovanendo la propria anima. Per chi ama pescare non posso non informarvi che da fine maggio a fine giugno, lo Chalet Tovel ha un’offerta molto particolare ed interessante per i propri ospiti amanti della fishing experience. E se il lago di Tovel è ottimo per la pesca, lo è altrettanto per la balneazione.


Ma non è tutto! C'è la possibilità, anche se molto rara, di poter incontrare da vicino l'orso bruno mentre passeggiamo. Niente paura tranquilli, io per fortuna o sfortuna, ho potuto ammarare solo le sue tracce lungo il sentiero, ma nessuna ombra della sua presenza.
Non nego che se me lo trovavo davanti mi sarei "leggermente spaventata" ma penso che sarebbe stata un'emozione più unica che rara. Non c'è davvero da preoccuparsi nel caso fosse nelle vicinanze, perchè esso è un esemplare totalmente solitario e la sua presenza al Lago di Tovel, sta a significare che è un ambiente ancora selvaggio e incontaminato. 


Che ne pensate di questa meraviglia della natura? Ci siete mai stati?
Se vi servono maggiori informazioni non esitate a chiedere, potrei fare un articolo dove rispondo a tutte le Vostre domande.


martedì 10 maggio 2016

Come fare per dormire gratis fuori casa


Molti di voi mi stanno chiedendo se esistono modi per dormire gratis o quasi, ebbene si!
Esistono vari modi per risparmiare o non pagare nulla, ma come in tutte le cose "gratis" bisogna adattarsi. Diciamocelo, volere è potere e se si desidera viaggiare anche con poche risorse economiche si può fare, ma bisogna davvero amare i viaggi e adattarsi a tutto, dalla tenda, al divano, a un letto vero e proprio. La cosa fondamentale per viaggiare gratis o quasi ribadisco che è l'adattamento.

Oggi voglio parlarvi solo di dormire gratis ed ho pensato di presentarvi Couchsurfing una delle community più conosciute dai viaggiatori. Essa unisce viaggiatori di tutti i generi e nazionalità.  Couchsurfing è un progetto che ad oggi conta 2,5 milioni di iscritti e i couchsurfer provengono da più di 70 mila città diverse. Il progetto tradotto letteralmente significa “navigazione sui divani”, ma nella realtà è molto di più di questo, è una comunità di solidarietà e scambio interculturale tra gli utenti. Questo bellissimo progetto non nasce assolutamente con l’obiettivo di “scroccare” un alloggio, il concetto è ben più ampio e nobile. Creare un modo di viaggiare originale e più accessibile a tutti, stringere nuove amicizie (che male non fa, gli amici non sono mai troppi) , conoscere la cultura del luogo, percorrere itinerari diversi dai soliti tradizionali andando a scoprire i segreti del luogo che abbiamo scelto grazie a chi ci accoglie.


Ora penserete come faccio a fidarmi?
Esiste un metodo studiato dall’ideatore della community che prevede alcune misure di sicurezza a beneficio di chi è ospitato e di chi offre lo spazio per dormire. Alla fine di ogni esperienza i partecipanti dovranno lasciare un feedback ossia una testimonianza su come hanno trovato l'alloggio e un'impressione su chi li ha ospitati; insomma delle vere e proprie recensioni come quelle che troviamo per gli hotel in giro nel web.


Vi spiego in due piccoli passaggi come si prenota:

PRIMO PASSAGGIO:
Come iscriversi al portale?

Basta collegarsi a Couchsurfing, scegliere la lingua che si desidera , trovare l’opzione nella home page in basso, iscriversi inserendo i propri dati e la propria disponibilità a “surfare”. Ci tengo a precisare che puoi anche tu offrire un letto, un divano o semplicemente un angolo del tuo giardino per far piantare la tenda al tuo ospite. Se non hai la possibilità di mettere a disposizione un posto per dormire, puoi offrirti per accompagnare il viaggiatore a fare un giro in città, fargli conoscere i locali più belli, guidarlo alla scoperta di musei, insomma puoi offrire quello che più ti piace.

SECONDO PASSAGGIO: 
Come cerco ospitalità per dormire gratis?

Una volta iscritti fate parte di questa immensa community e non vi rimane altro che cercare un alloggio che faccia al caso vostro. Personalmente vi consiglio di rendere la ricerca più personale possibile, più essa sarà sincera, diretta, dettagliata e anche simpatica, più avrà chance di essere accolta con un sorriso ed entusiasmo! Sappiate che una volta inviata la richiesta non è detto che venga accettata, quindi vi consiglio di farne più di una nello stesso momento. Visto che "surfare" è sinonimo di condivisione, un piccolo consiglio che do sempre a chi si immerge in questa esperienza è di presentarsi con un prodotto caratteristico della propria terra o un piccolo omaggio da offrire a chi ci ospita, trovo sia un gesto per "rompere il ghiaccio" ed essere accolti in maniera più calorosa.


Ho moltissimi amici che dormono gratis sia in Italia che all'estero e mi hanno riferito che a volte si trovano ad alloggiare in camere meravigliose con un lettone comodissimo. Ho parlato giusto qualche giorno fa con un mio grandissimo amico  della sua ultima esperienza a Londra con Couchsurfing, mi ha raccontato che ha conosciuto persone deliziose che gli hanno offerto anche colazioni e cene.

Ora viaggiare dormendo gratis è un gioco da ragazzi, voi che ne pensate? Avete già utilizzato Couchsurfing?  Raccontatemi come vi siete trovati, condividiamo le nostre esperienze.

 Nel prossimo articolo vi parlerò di come si può "dormire spendendo pochissimo in posti innovativi ed originali" , non vi resta che seguirmi!