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giovedì 8 marzo 2018

Festa della donna, le vere origini



Cammino in mezzo alla pioggia che piano scende da questo cielo grigio. Come tutti i giorni passeggio per la piazza del mio paese per fare un pò di movimento eppure c’è qualcosa di diverso oltre la pioggia, l’aria è piena delle voci dei venditori ambulanti che impazziscono per fare a gara a chi vende più mazzetti di mimose. Uno spettacolo a mio parere decisamente surreale. Mi trovo ad osservare una piazza che è sempre stata vuota e cupa, piena del giallo primaverile delle mimose, simbolo della festa della donna. Una volta apprezzavo questa festa, vivevo con il concetto che era una ricorrenza per ricordare che la donna è speciale, unica, per ricordare il rogo subito  nel 1908 in una fabbrica dove sarebbero morte centinaia di operaie, ma oggi? Oggi ho provato solamente un gran fastidio e un enorme tristezza.


La realtà è ben diversa da ciò che c'hanno sempre fatto credere, l’origine di questa festa ha radici molto politiche e non deriva dal rogo della fabbrica ma dalle lotte delle suffragette in America.
A inizio Novecento molte associazioni socialiste iniziarono a riservare una giornata dedicata al diritto del voto femminile e denominata “Woman’s Day”, un’iniziativa che pian piano si diffuse anche in diversi paesi europei, ma le celebrazioni furono interrotte a causa della Grande Guerra. Questo non fermò le donne, che marciarono l’8 marzo 1917, chiedendo la fine del conflitto. Ed è per questo motivo che  ancora oggi questa data segnala al mondo la festa della donna e ci ricorda che è giusto combattere per i propri diritti.


Per secoli le donne sono state in silenzio, non avevano voce alcuna nonostante erano piene di idee, di intelligenza, di pensieri, ma impossibilitate a parlare, prive degli strumenti per esprimersi e per uscire da quel marcio che il sistema aveva creato. Oggi molte cose sono cambiate per nostra fortuna, anche se purtroppo, secoli di pesi, di discriminazioni, non si cancellano e ci troviamo spesso di fronte a persone con una mentalità retrograda che con la loro ignoranza e cattiveria ci fanno sentire in difetto. 
Vorrei che il significato di questo giorno risplendesse sui volti di tutte noi che imparassimo a lottare ogni giorno come hanno fatto i nostri avi in tempi molto più bui e difficili di quelli di oggi.
Il coraggio è racchiuso in ognuna di noi , le nostre azioni sono il seguito dei nostri pensieri festeggiamoci ogni giorno come se non ci fosse un domani, facciamolo per noi, per le nostre figlie, per le donne del domani.  Io l'8 tutti i giorni.
Auguri grandi guerriere



lunedì 5 marzo 2018

Esperienza al Festival dell'Oriente




La settimana scorsa ho avuto il piacere di essere presente al Festival dell’Oriente a Bologna per un intera giornata e devo ammettere che questo mondo mi ha totalmente affascinata. Ok, lo so, a volte sono una ragazza tradizionalista, però chi mi segue da tempo sa che amo tutto ciò che non conosco, amo le culture, le tradizioni e le cucine altrui, quindi non potevo perdermi per nulla al mondo questo festival che già per molte volte mi sono fatta scappare.


Il Festival dell’Oriente è un appuntamento annuale al quale non potete non andare almeno una volta nella vostra vita. Il mondo orientale visto da ogni prospettiva è davvero affascinate. Alcuni potrebbero pensare “Ma sì, alla fine è come andare alla Fiera dell’Artigianato” ed invece no, è differente, è qualcosa che ti travolge proprio, un tripudio di colori, di suoni, di odori, di profumi, un mondo davvero multi sensoriale oltre che di gente di tutte le razze orientali coi loro variopinti costumi, bancherelle, attività e ristorantini.



Per vostra fortuna non siete costretti ad andare a Bologna per vederlo, in quanto viene organizzato durante l'anno in più città d'Italia. Le prossime tappe già fissate saranno Torino, Pescare e Roma.
Non so quanti padiglioni ci siano delle altre città, ma a Bologna ho trovato ben due padiglioni ricchi di tutto. Oltre le bancherelle e i ristoranti che già vi accennavo, ci sono anche dei bellissimi spettacoli di ogni tipo, sia di musica e balli tradizionali che di cultura orientale, che durano dall'inizio alla fine della giornata. Accanto ad ogni palco si trova il cartellone con tutti gli spettacoli e i rispettivi orari.


E per non lasciare nulla al caso, ogni ora per tutta la giornata, sono presenti più conferenza nelle sale convegno dove si possono incontrare esperti di vari settori che compreso nel biglietto d'entrata ci parlano di argomenti davvero interessanti. Io ad esempio ho voluto presenziare a più conferenze, e quella che più mi è piaciuta è stata tenuta da una terapeuta che parlava della felicità dopo una grande ferita. E' stata un oretta davvero illuminante. In questa giornata ricca di sensorialità sono tornata a casa con l'anima più colorata, leggera e ricca!


Se oltre a tutto ciò che vi ho descritto avete voglia anche di interagire e sperimenta gratuitamente decine di terapie tradizionali, conoscere il settore dedicato alla salute e al benessere, le terapie olistiche, le discipline bionaturali, lo yoga, ayurvedica, fiori di bach, theta healing, meditazione, spazio vegano, reiki, massaggi, ci kung, tai chi chuan, shiatsu, tuina, bio musica, rebirthing, integrazione posturale, e molte altre ancora, non vi resta che provare a vivere una giornata presso Il Festival dell'Oriente.



Lasciatevi trasportare nella magia dell’oriente per tutte le ore che desiderate e immergetevi in India, Cina, Giappone, Thailandia, Corea del Sud, Indonesia, Malesia ,Vietnam, Bangladesh, Mongolia, Nepal, Rajasthan, Sri Lanka, Birmania, Tibet ect… in un momento solo.



Buon futuro Festival dell'Oriente a tutti