Avete presente le pubblicità del mangiare negli spot televisivi? Quelle pubblicità dove la gente assaggia un boccone di qualcosa che si capisce cos'è solo alla fine dello spot e fa quella faccia un pò inebetita chiudendo gli occhi e masticando con la faccia verso l'alto? Ecco quella faccia "inebetita" io l'ho fatta davvero sapete?
A dirvela tutta lo sguardo tra l'inebetito e l'infinito migliore l'ho fatto assaggiando la ricotta di capra (e ricotta classica) ebbene si Signore e Signori, la mia reputazione di blogger seria e attenta ai dettagli è andata in fumo a causa della ricotta
ma vi dirò di più, ne è valsa la pena.
Non sono molto amante dei formaggi, sono una persona de pastasciutta e da brava mangiatrice uno dei pochi formaggi che non mancano nella mia dieta (che proprio dieta non è) è il formaggio grana grattuggiato, per l'appunto sopra la pasta.
La ricotta dapprima risiedeva nel libro nero delle pietanze, non mi piaceva per niente insomma e quando me la sono ritrovata al buffet e successivamente presso l'
Agriturismo La Sena dove avevano appena finito di produrla, (ovviamente non mi sono fatta sfuggire l'occasione di vedere la preparazione di tale bontà e ringrazio i gestori per questa opportunità) avrei preferito non riassaggiarla, fortuna vuole che parte del lavoro di blogger e di brava ospite è proprio quello di assaggiare tutto ciò che la cucina della zona propone quindi in questo caso anche la ricotta.
Ero abituata alla ricotta del supermercato (abituata è una parola grossa, l'avevo assaggiata) che può piacere o non piacere ma, quando ho messo in bocca quel pezzo di latte morbido come la panna montata e dal sapore più unico che raro, ho capito che forse il paradiso è anche qui in terra. Questo formaggio cosi fresco, cosi leggero e cosi naturale (che ovviamente ora qua non riesco a trovare) mi ha fatto venir voglia di comprarmi una capra per potermi fare la ricotta da sola.
Ho già in mente il nome sapete? Spot, la chiamerei Spot, cosi ogni volta che la chiamo mi farebbe venire in mente lo sguardo inebetito delle pubblicità.
Ma ora basta capre, basta ricotte e basta formaggio.
Parliamo di Nazzareno Circosta, l'uomo più tecnologico di Santa Caterina dello Ionio. Voi ora direte beh? Cosa mi importa di una persona tecnologica? E io vi dirò "Nulla", ma non è tutto, oltre ad essere super tecnologico, il Signor Nazzareno, possiede del terreno sul quale coltiva moltissime specie di piante da frutto e non solo. Possiede molti animali, ma la cosa curiosa e che vi riporterò oggi è che Nazareno, convive con moltissime api.
Ebbene tutti sappiamo che le api producono il miele, il miele che noi consumiamo quando abbiamo mal di gola, quello che usiamo come zucchero naturale e via dicendo. Durante la smielata, abbiamo visitato la piccola impresa da lui gestita che rende il prodotto finito. Durante la visita all
'Azienda Gocce di Sole , ho avuto la possibilità di documentarmi su come si ottiene il miele, la cera di cupra usata nella cosmetica, la propoli e i suoi benefici ecc... Il tutto rispettando severe regole nel rispetto della natura.
Nel prossimo articolo vi darò delle dritte su alcuni ristoranti, locali e aziende da non perdere assolutamente durante la permanenza a Santa Caterina dello Ionio.
Io e Spot vi abbracciamo, alla prossima!