" Il Primo Maggio è la giornata dei lavoratori, ma la domanda che viene spontanea nella mia mente è: che senso ha una festa come questa quando la realtà del nostro paese ha numeri di disoccupati e precari nettamente in aumento?"
Il primo maggio è la giornata in cui ogni anno in diverse parti del mondo viene celebrata la Festa dei Lavoratori per ricordare le tante lotte operai per conquistare i propri diritti sul lavoro. Una data molto importante per tutto il mondo, in memoria di battaglie portate avanti più di un secolo fa dalla classe operaia e dal movimento sindacale. Dal 1890, data in cui è stata introdotta per la prima volta, il 1 Maggio, continua a essere la data simbolo della festa dei lavoratori, in memoria dell’1 maggio 1886 quando a Chicago una manifestazione di operai fu repressa nel sangue. La sua storia risale al 20 luglio 1889, giorno in cui è nata questa festa durante il congresso della Seconda Internazionale. La richiesta principale dell’epoca era di ridurre l'orario di lavoro giornaliero a otto ore e rivendicare i diritti dei lavoratori ed il suo significato è ancora oggi molto attuale.
Con grandissima amarezza devo dire che in questi anni sono cambiate le rivendicazioni e le esigenze del mondo lavorativo, costretto a fronteggiare un grande male chiamato disoccupazione.
La disoccupazione ormai sta facendo cambiare le nostre abitudini, il nostro stile di vita e spesso ci porta a fare gesti che non avremmo mai pensato di fare. Molti patiscono la fame, altri non sanno che futuro dare alla propria famiglia perchè su cinque persone forse ne lavora una sola, c'è chi vive per strada, chi dentro alla casa del parroco del paese, chi dentro un centro per senza tetto, togliendosi la libertà di una dignità personale che hanno sempre avuto sentendosi inferiori e privi di un futuro. Come posso oggi festeggiare questa festa se intorno a me chi amo ogni giorno piange per non trovare lavoro? Il lavoro è un diritto dell'uomo, un diritto che ormai sembra quasi scomparso per noi giovani.
Possiamo proprio dire che il 1 Maggio 2016 è caratterizzato dal lavoro che non c'è, da una festa che è sempre stata festeggiata, ma che ora non è più presente nel cuore di molti.
"Il peggior mestiere è quello di non averne alcuno"
Ho trovato questa pagina per caso su Google. Concordo con te su ciò che hai detto. È triste festeggiare una festa che non esiste per me. Complimenti per come scrivi. Anastasia
RispondiEliminaChiarezza sono pienamente d'accordo con te. Oggi per me è un giorno triste perché sto cercando lavoro disperatamente e non trovo nulla ��
RispondiEliminaConosco una famiglia meravigliosa che con questa crisi ha perso la casa non potendo più pagare l'affitto...e cosa più triste non le volevano nemmeno dare una casa quelli del comune. Ora vivono in 4 in una casa con una cucina e una sola camera da letto. Come siamo ridotti male.
RispondiEliminaChe bello leggerti anche su questi temi. Concordo con te la grande amarezza per questo periodo e per la gente che non ha proprio nulla da festegiare
RispondiEliminaNon c'è festa senza lavoro! Mi piace la tua frase! Ieri per me era un giorno come gli altri, sempre a casa e alla ricerca disperata di un lavoro che tristezza
RispondiEliminaGrazie per il tuo pensiero (che è identico al mio) e per i cenni storici, non mi ricordavo più niente di storia. Grazieee
RispondiEliminail lavoro che non c'è... hai ragione!
RispondiEliminauno studia per tantissimi anni e poi cercano sempre persone con almeno 1 anno di esperienza e purtroppo se non si hanno conoscenze nessuno ti fa fare esperienza!!
Giuste osservazioni, soprattutto vere e sentite, credo da tante persone. Festeggiare qualcosa che non c'è è assurdo.
RispondiEliminapurtroppo viviamo in un periodo storico che non ci aiuta affatto a riguardo... speriamo che le cose cambino presto..
RispondiEliminaQuesta festa io non l'ho mai sentita, e non solo per la mia giovane età ma perché mi sembra un po' una falsa...belle le tue parole, sono molto condivisibili.
RispondiEliminaBel post...fa riflettere! E pensa che una mia amica è stata fortemente redarguita dal capo per aver detto che in italia non c'è lavoro! Come fosse una fesseria! E chi lavora è in stage perenne e/o prende due soldi...bah...per carità io mi metto tra i fortunati, ma non si può certo negare che un problema ci sia!
RispondiEliminaI post che creano spunti di riflessione mi piacciono particolarmente e tu Chiara sei spesso fonte di ispirazione...è vero, è cambiato tutto, l'approccio al lavoro e la scarsità di impieghi, la tutela del lavoratore viene meno perchè è già una fortuna avere un mestiere!
RispondiEliminacondivido in pieno in questo periodo di crisi bisognerebbe avere la forza e la volontà di cambiare molte cose.
RispondiEliminami sento di fare un inciso. si la disoccupazione è un problema. ma è un problema anche chi vive di assistenzialismo statale e preferisce un sussidio alla fatica.
RispondiEliminaormai questa "festa" non ha più significato per nessuno o quasi, manca il lavoro e c'è una crisi nera....
RispondiEliminaE' un periodo molto difficile è vero, bellissimo quest'articolo! baci
RispondiEliminaConcordo con te, molto bello l'articolo, non ha più senso questa festa. Poi pensa io so 5 anni che lavoro sempre il 1 maggio
RispondiEliminaAlessandra
Grazie per aver condiviso con noi queste tue osservazioni che ci danno tanto da riflettere!
RispondiEliminaS/ & M_
hai ragione, per molti non è stata una festa perchè il lavoro non c'è...
RispondiEliminaQuanto sono giuste le tue parole, soprattutto qui al sud la storia non cambia e si va sempre peggio :(
RispondiEliminaSono d'accordo con te, ho perso il lavoro per la crise e adesso non ho neanche più la speranza di trovare un altro.
RispondiEliminaMai post fu più azzeccato di questo. C'è poco da aggiungere se non che ci siamo dentro tutti. Ma proprio tutti.
RispondiEliminacondivido il tuo pensiero.... purtroppo ogni anno che passa è sempre peggio....
RispondiEliminaVero, festeggiare un lavoro che non esiste? Aspetto chiamate da mesi, ma se il posto di lavoro manca chi mai chiamerà?
RispondiEliminaFesteggiamo perché si possa cambiare e per ricordare che per molti giovani il lavoro non c'è!
RispondiEliminaAlessia
Sono pienamente d'accordo con te, speriamo che le cose cambino prima o poi.
RispondiEliminaPurtroppo non abbiamo nulla da festeggiare. La gente invece di andare a fare la scampagnata dovrebbe scendere nelle piazze e manifestare, ma purtroppo siamo in Italia e queste cose non succedono.
RispondiEliminamammia mia...ma quanto sono d'accordo con te
RispondiEliminaci pensavo anch'io durante il primo maggio e ne parlavo proprio con amici che purtroppo non festeggiano...davvero brutta situazione qui in italia :(
xoxo
Un post che fa davvero riflettere.
RispondiEliminabrava
oltre a non vedere futuro con i miei studi, sono costretta ad avere la famiglia divisa da 500 km per le condizioni di precariato del lavoro. e questo mi fa solo tanta rabbia!
RispondiEliminaormai qui in Italia un disastro! trovare lavoro è come trovare un ago dentro al mare!
RispondiEliminaUn post che fa riflettere molto. Effettivamente è un momento precario, difficile e senza alcuna certezza. Bisogna cercare di crearsi una strada da soli, nonostante tutto. Della festa rimane il non dimenticare chi ha lottato per i diritti sul lavoro.
RispondiEliminaBaci,
Cheap and Glamour