Il mio paese dei balocchi con Clarissa Nails

Spesso mi capita di fermarmi a guardare la poesia dei bambini.
 Quando attraversano la strada a manina con i loro genitori, i bambini non camminano, saltellano,  come se fosse la cosa più  naturale al mondo. Al parco si mettono a parlare tra di loro con una naturalezza estrema, sono nel loro habitat, nel loro ambiente naturale, esistono solo loro e la loro spontaneità, non importa il colore della pelle, l'età, se sono magri, grassi, alti o bassi, non importa come sono vestiti o che lingua parlano, loro si capiscono lo stesso, si guardano e iniziano a parlare dicendosi le cose più banali, ad esempio " ieri ho perso un dentino", " sai che ho un ragno nella mia camera" , " oggi mi hanno fatto una puntura sul braccio", " mio fratello è caduto e perdeva sangue dal ginocchio, io non avrei mai pianto ma lui si" .

Ho voluto provare ad essere come loro, sono entrata in un bar, c'erano vari gruppetti di persone che parlavano allegramente, mi sono avvicinata ad uno di questi, mi sono messa ad ascoltare una di queste persone e mentre bevevo un succo con una cannuccia tutta colorata (proprio come fanno i bambini) , nel momento in cui questa persona ha finito di parlare ho iniziato io; mi sono intrufolata nel discorso dicendo:
 " una volta, tanti anni fa ho mangiato una formica" questi mi hanno guardata, si sono messi a ridere prendendomi in giro, guardandomi dall'alto al basso e mi hanno snobbata dandomi le spalle. Ho fatto diversi tentativi e tutti sono finiti nel medesimo triste modo, finchè ad un certo punto entra nel locale una famiglia normalissima con un bambino, avrà avuto 5 o 6 anni e mi sono avvicinata piano piano, finchè non mi sono proposta a questo esserino riproponendogli il discorso della formica. 

La sua risposta?

"Beh io l'anno scorso mi sono messo a giocare con un'ape, mi ha punto e il suo pungiglione è rimasto dentro alla mia gamba finchè con un anello me l'hanno tolto" . Ora io mi chiedo: "Perchè non si può essere cosi' semplicemente felici come loro? Perchè bisogna sempre trovare una scusa problematica, discutere o camminare invece di saltellare? Spesso mi ritrovo a saltellare senza motivo o perchè sono felice o perchè semplicemente ne ho voglia.

 Le persone mi prendono per scema ma io mi chiedo: sono io la  scema che salta perchè sono felice senza recare danno alcuno o sono loro che mi guardano e non capiscono? Non lo so...

 Sono stata scelta da Clarissa Nails come blogger ufficiale del Veneto, sarò ospite al Cosmoprof di Bologna il 18 Marzo 2016. Io quel venerdi mattina sarò felice, riderò per nulla, sarò me stessa, entrerò nel mio mondo dei balocchi e sarà come per un bambino andare al parco. Non vedo l'ora di vivere questa esperienza straordinaria, un'occasione unica per una ragazza ordinaria che vive di sogni, che a volte riesce a realizzare e per gli altri continua a sperare, vivrò questa esperienza che mi è stata offerta come è degna di essere vissuta, con gli occhi di un'adulto ma col cuore di una bambina.

Grazie Clarissa Nails