#lacalabriachenonconosci scoprila con me

La malinconia che mi pervade i sensi riguardando le fotografie che veloci scorrono sul mio computer ha un che di mistico, rivivo quei momenti intensamente tra risate e qualche lacrima.

Le persone meravigliose che ho incontrato, le sensazioni che ho provato, la pelle d'oca per emozioni vissute sono tutte vive dentro di me. Dicono che le emozioni siano astratte, bugia, le emozioni sono tangibili, le emozioni sono sapori, sono fiori, sono respiri condivisi. 

Cosa offre Santa Caterina dello Ionio?

Offre queste tangibili emozioni. Offre il borgo ed è proprio li che si possono vivere emozioni intense come la risata di un bambino la mattina di Natale, ed è proprio nel borgo di Santa Caterina che ho attraversato il vicolo più stretto d'Italia.

Ora vi farò sorridere,
 avevo il terrore di incastrarmi cosa che fortunatamente non è accaduta.
Non mi soffermo a raccontarvi la sua storia, quella potete trovarla tranquillamente su Wikipedia.

Voglio raccontarvi l'emozione, voglio raccontarvi il profumo che si sente quando si entra nei Catoji, cosi puri, cosi naturali, cosi sani come le pietanze che vi sono al suo interno; voglio raccontarvi della sensazione che ho provato nel salire la prima volta a cavallo e quando questo si è imbizzarrito, ma andiamo per gradi.

I catoji sono luoghi dove puoi assaporare i gusti della Calabria nel luogo stesso in cui vengono conservati e prodotti, un luogo dove il profumo intenso lo senti prima di entrarci, dove il vino fa da padrone di casa, luogo di ritrovo per le famiglie che sembra facciano a gara su chi produce le prelibatezze migliori, di quelli che ho provato io non esiste un vincitore, sono tutti a pari merito, chi per una cosa chi per un'altra. La tarantella improvvisata è stata cosi naturale e coinvolgente da farmela ballare tutt'ora con l'aspirapolvere in mano mentre pulisco casa.

I Catoji accolgono anche una delle feste più belle di tutto il periodo annuale, dal 18 al 25 Novembre si festeggia Santa Caterina. 

Durante queste giornate i Catoji del Borgo accolgono turisti, visitatori e abitanti a gustare tutto ciò che il territorio offre ad un prezzo base.  

Sarebbe bello ritornare a vivere questa esperienza in quei giorni di festa per il Borgo.

La bellezza di questi Catoji sono la loro semplicità, ci ricorda i nostri avi, i tempi passati, un luogo dove non serve nulla di tecnologico. Catturare le immagini è quasi sacrilego perchè non esprime pienamente che cos'è un Catojo, perchè un Catojio credetemi, bisogna viverselo.

Cosi come ognuno nella propria vita dovrebbe provare l'emozione di salire a cavallo, sentire i polmoni di questo animale riempirsi costringendoti a spostare le gambe poste sopra si esso, sentire e vedere il mondo da una prospettiva che un tacco venti non potrebbe dare. Sentire l'alito caldo di questo animale dal naso morbido come il burro, sentirsi un corpo solo ed affidarsi completamente al suo istinto trasmettendogli la fermezza dei propri pensieri attraverso delle briglie ti fa sentire potente, sicuro di te, invincibile.  Ammirare i panorami da sopra una sella, galoppare avendo come guida solo la brezza marina, sentendo solamente il rumore di questi zoccoli che veloci percorrono strade a te sconosciute, questa cantilena che ricorda il battito cardiaco di un bambino ancora nel grembo materno. Questa è stata una delle esperienze più intense che ho vissuto, anche quando il mio cavallo si è imbizzarrito a causa del drone che ha seguito la nostra cavalcata dal nostro punto di partenza ovvero vicino al ristorante "La Sena" fino all'arrivo. Ci tengo a ringraziare Finestre sullo Ionio per l'intera ripresa e per il mio sogno diventato finalmente realtà, un grazie di cuore ad Adriano e Nunzio che hanno messo a disposizione non solo i cavalli per tutte noi, ma anche il loro sapere in merito ad essi.

Ripensando ai cinque minuti da brivido che ho vissuto mi viene in mente solo la forza della natura, la stessa forza che ho ritrovato quando siamo giunti in cima al Casale in località Zoccolà, dove si apriva dinnanzi a noi la grandezza di tutto ciò che esiste, di tutto ciò che c'è di vero.

Anche un semplice aperitivo a Santa Caterina diventa un insieme di bellezza, di purezza di semplicità, di accoglienza.

Al B&B La Perla del Borgo siamo state accolte da Laura, la proprietaria che a nostra grande sorpresa ci ha fatto trovare un buffet sul terrazzo della camera più a nord della struttura.

 Ci ha fatto gustare dolci preparati dalle sue "zie", queste signore dalle mani magiche non hanno nessun legame di sangue con Laura, ma un legame molto più profondo e radicato, un legame che le porta a vivere all'unisono, un'anima divisa in più corpi. Dal terrazzo si può ammirare l'intero Borgo, dove gli scorci dei ruderi sopravvissuti all'incendio del 1983 che distrusse gran parte del Borgo richiama l'attenzione dei passanti con un piccolo grido d'aiuto per tornare alla loro longevità della loro vita passata, per tornare ad essere fiorenti come lo è il paesaggio stesso, sono piccole macchie di storia che sogna di rivivere.

Per un pranzo o una cena immersi nell'atmosfera marina si può scegliere un'altra opzione, "La Rosa dei Venti" un locale dove il pesce fresco e l'azzurro sono il binomio di questo ristorante unico nel suo genere e come tutti i luoghi di Santa Caterina dello Ionio perchè come ho già detto, ogni luogo in questo posto va vissuto.